Ieri, lunedì, la
Padrona mi ha telefonato verso sera, raccontandomi di come ha litigato con una sua amica la quale si era comportata male nei suoi riguardi. Ascoltare dalla sua voce ferma (tra l'altro la
Padrona ha un tono molto alto che mette in evidenza tutta la sua sicurezza) il racconto di quanto avvenuto è stato appassionante e pedagogico.
Lei, a mio avviso giustamente, si è risentita per un giudizio datole da questa persona. Sebbene sia una delle sue migliori amiche, la
Padrona non ha avuto indecisioni e l'ha scacciata da se chiudendo un rapporto che, parole sue, avrebbe potuto riaprirsi solo se fosse tornata a chiederle scusa in ginocchio e leccando il pavimento. L'immagine mi ha fatto sorridere ma il suo comportamento così risoluto e inflessibile mi ha fatto capire veramente come la
Padrona sia una donna superiore, una vera femmina alfa, una dominatrice innata che si afferma sugli altri, individui deboli e inferiori come me, con la più assoluta naturalezza.

Ma questo troncare un'amicizia in modo così intransigente mi ha fatto anche assimilare quanto grande e continua debba essere la mia attenzione. Un errore, un comportamento inadeguato e
Lei potrebbe voltarmi le spalle in un attimo e, nel gelo più completo e senza ripensamenti, scomparire per sempre dalla mia vita lasciandomi nella più vuota disperazione. E questo non posso nemmeno pensare che accada.
Poi la sera ho avuto prima la sorpresa di una nuova fotografia della
Padrona pubblicata nel suo profilo del sito di incontri, forse la più piacevole tra quelle che ha postato sinora. E, poco dopo,
Lei stessa mi ha inviato una sua immagine di circa un anno fa quando portava i capelli lunghi e raccolti. E' una donna magnifica, superlativa che esalta la bellezza esteriore con questo carattere così forte, magnetico, intenso. Non posso fare a meno di immaginarla piena di corteggiatori e per me è un sogno essere il Suo servo.
Proprio questa condizione di appartenenza mi ha procurato un Suo rimprovero. Io Le ho detto quanto mi sento brutto di fronte a
Lei e prontissimo è stato il richiamo:"
Non puoi permetterti di dire questo, stai commentando qualcosa che mi appartiene." E poco dopo, parlando di un Suo prossimo viaggio all'estero ha ulteriormente sottolineato:"
Non dimenticare mai, che io ci sia o non ci sia, che non sei di tua proprietà."
E' bello e regala serenità sentirsi dire queste cose. Sto bene vicino a
Lei, vorrei solo esserle più vicino, fisicamente, ai Suoi piedi.
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