sabato 14 aprile 2012

Per Lei: Il piacere

Giovedì è stato un giorno trascorso senza alcun contatto con la Padrona. Ma forse mai come in quelle ore le sono stato vicino. Grazie al permesso che, nella sua infinita bontà, mi aveva concesso la sera precedente, ho infatti potuto toccarmi e arrivare al piacere pensando a Lei.
Ho iniziato seduto al mio PC, guardando le Sue splendide foto di cui mi ha fatto dono e quelle che ha pubblicato sul sito di incontri dove ci siamo conosciuti. Ho ammirato la Sua bellezza superba, il corpo sinuoso, il viso fiero che mi intimidisce al solo guardarla. Ho sognato la Sua voce, così forte, decisa, risoluta. Ho venerato con gli occhi le immagini delle sue scarpe, dei suoi stivali che vorrei stringere con la vera tenerezza e il calore di uno schiavo. E su queste effigi che ormai conosco nei più piccoli dettagli ho iniziato a sfiorarmi sentendo crescere dentro il desiderio.
Poi mi sono sdraiato sul letto e ho preso a toccarmi con gli occhi chiusi, pensando a quanto potrebbe essere impagabilmente bella la vita accanto alla mia Padrona. Mi vedevo uscire dal lavoro e correre a casa per occuparmi di ogni cosa in attesa del suo ritorno. La spesa, le pulizie, la cucina, tutto in ordine per quando Lei rientra la sera. E da quel momento dedicarmi solo ed esclusivamente alla Sua persona, sempre silenzioso, obbediente, remissivo come la Padrona esige che io sia.
Ho fantasticato su quei momenti stupendi, sull'adorazione totale, sul vivere focalizzato costantemente su di Lei, con devozione mostrando quello che è l'amore di un servo. E ho mi sono abbandonato ad un voluttuoso godimento vedendomi lì, in ginocchio ai Suoi piedi e donando a Lei il mio piacere. Grazie Padrona di questo inestimabile dono.

Nessun commento:

Posta un commento