Stasera ho pianto.
Ho pianto di lacrime vere, sincere, che anche adesso mentre scrivo non riesco a trattenere. Ho pianto perché ho paura, perchè la felicità che provo è troppa, perché forse, in fondo, semplicemente, non può essere vero.
Ho 50 anni e da sempre sogno di sentirmi dire le parole che la Padrona stasera mi ha detto: "Averti mi gratifica ora... io ho bisogno di sentire un'autorità totale... e con te, anche se è presto, sento che potrà essere così". Posso desiderare di più? Si, posso... posso desiderare di sentirmi dire "Io voglio sapere quanto mi appartieni... quanti si ed eventualmente quanti non so... non decidere della tua paura e nemmeno del tuo coraggio... non decidere nulla, tu esisti... e non ti appartieni, non puoi decidere nulla di te"
Di fronte a queste parole non ho retto. Ho pianto. Perché questo è il mio sogno e la paura che sia solo un sogno è troppa. Ho 50 anni e non sono mai, mai, mai stato felice come ora.
Una felicità amplificata, dilatata, esaltata da una foto di cui la Padrona mi ha onorato. Una foto che esalta tutta la sua sublime bellezza e che mi fa sentire uno scarafaggio di fronte a Lei. Vorrei postarla qui, perché tutti possano vedere quanto è bella, ma non mi è consentito per il rispetto che Le porto.
Inebriato di felicità la attendo, mentre torna dalla sua passeggiata serale coi cani. Da oggi attenderla è gioia, potendo guardare la Sua immagine. Grazie Padrona.
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