giovedì 29 marzo 2012

Per Lei: L'errore

Non avrei dovuto sbagliare. la Padrona sinora ha fissato davvero poche regole comportamentali per me e non era assolutamente il caso che scivolassi sulla più semplice e banale. Lei è stata chiara, alle 14 e alle 20 devo essere al PC, connesso in chat ad attenderla, sempre. E io ho imparato a calibrare la mia vita su questa convenzione. Mangio presto la sera proprio per essere lì, al mio posto, in attesa e poter godere delle Sue parole.  
Ieri invece sono stato uno stupido. Rientrato a casa verso le 18, piuttosto stanco anche per aver dormito poco la notte prima, mi sono messo nel letto convinto di schiacciare un breve pisolino, invece mi sono addormentato profondamente.
La Padrona è stata comprensiva è ha atteso le 20.50 per mandarmi un SMS chiedendomi:"Posso sapere che succede stasera?" Io non ho nemmeno sentito arrivare il messaggio e quando mi sono svegliato erano le 21.10. Affranto sono corso a collegarmi su Skype dove, giustamente, la Padrona mi attendeva spazientita e nervosa. Mortificato non ho nemmeno cercato giustificazioni e ho solo ammesso la mia stupidità. Lei è stata chiarissima:"angelo non dovrà succedere mai più, ed e' quasi finito il tempo in cui ti avverto."
Parole inequivocabili di fronte alle quali mi sono sentito un idiota, un ingrato. La punizione è stata il suo sprezzante saluto con cui ha chiuso la comunicazione privandomi dei dolcissimi attimi con Lei, ma castigo ancor peggiore è ciò che sento dentro. La grande frustrazione per averla delusa, lo sconforto di aver sbagliato, di essere venuto meno ai miei doveri di servo e di averlo fatto su una regola tanto banale.
Ecco allora che vorrei usare questa pagina per qualcosa che non ho mai fatto in passato, per parlare direttamente alla mia Padrona che so legge il mio povero diario:
"Mia Padrona, mia Signora. Mi sono comportato male e la tristezza e l'umiliazione che sento per aver fallito le sento dentro come un peso. Qui, pubblicamente, Le chiedo servilmente scusa e la imploro di perdonarmi. Non accadrà più, mai più, lo prometto. Il turbamento che mi ha portato il sentire il suo disappunto è una lezione che non dimenticherò e mi aiuterà a non ripetere sbagli simili e a deluderla. Le voglio bene Padrona."

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