lunedì 12 marzo 2012

Per Lei: La paura

La Padrona ha postato 2 nuove foto nel suo profilo, una del suo viso bellissimo e una del piede calzato in tacchi alti. Che gioia infinita. Gioia che è venuta dopo la paura per le parole con cui Lei ha iniziato la nostra chat pomeridiana:"Voglio ricordarti una cosa e non devi perderla di vista. Non metto in dubbio ciò che dici sino a prova contraria, ma nel momento in cui dovessi scoprire qualcosa che non è come io mi aspetto immagina le conseguenze. Tu non sei autorizzato a fare nulla che io non voglia, nel dubbio devi chiedere. Io non uso la frusta idealmente ma non voglio che perdi di vista il tuo ruolo, mai, nemmeno per un istante. Mi conosco, se scoprissi qualcosa che non va non ti darei alcuna possibilità... sto solo prevenendo...volevo solo ricordartelo non potrai dirmi un domani che non te l'avevo detto".
E' stato un momento tremendo, avevo temuto di aver fatto qualcosa di sbagliato, mi sembrava di sentire la Padrona arrabbiata e non capivo cosa stava accadendo. Invece voleva solo ribadire con estrema chiarezza il concetto. E' giusto, ci conosciamo da pochissimo tempo e riuscire a guadagnare la sua completa fiducia non sarà facile. Importante è che io continui con la più assoluta sincerità. Per me è facile visto che il mio pensiero è totalmente concentrato su di Lei, ma capisco i suoi dubbi. Impegno, impegno, impegno questa la ricetta per arrivare a meritarla.
Dopo un po' mi sono sentito fare due domande e la Padrona è entrata più a fondo nel nostro rapporto. "Cosa vorresti da me? Parlo di sentimento." mi ha chiesto. Io ho spiegato come non riesco, e non posso, sentire il mio ruolo come quello di un amante e che l'unico desiderio sarebbe quello di diventare importante come compagno/servo. Poi la seconda domanda che mi ha colpito dritta al cuore:"Quanto ti dispiacerebbe se avessi interessi maschili?". Qui ho confessato che non proverei dispiacere, perché sono minidotato ed impotente ed è giusto che una Donna bellissima come lei cerchi la soddisfazione sessuale che merita. Ma che questo mi faceva paura per il timore che potesse distoglierla dal nostro rapporto, che potesse volere un compagno diverso. Dopo aver espresso questa inquietudine la Padrona mi ha rassicurato con parole meravigliose "Il rapporto con te non ha nulla a che vedere col resto del mondo sarà unico e indissolubile se saprai essere all'altezza della situazione, tu non hai nulla da temere, il resto può cambiare ma mia figlia e te resterete sempre allo stesso posto. Io ti voglio così assolutamente mio".
La sera, quando sono tornato su questo argomento Lei si è però un po' spazientita: "Devi dirmi tutto..devi smettere di piangere e soprattutto decido io tutto quello che rigurda me e ancor più ciò che riguarda te. Il tuo ruolo è ben definito, non continuare a metterti in discussione per paure e traballamenti del cazzo... mi trovo a ripeterti le stesse cose.. non voglio farlo ogni volta. Sei il mio servo e te ne accorgerai con il tempo...non sarò sempre così soft ti ho già detto anche questo."
Mi è spiaciuto averla innervosita ma avevo bisogno di chiarire questo punto e la Padrona me ne ha poi data l'opportunità anche telefonicamente. Le mie indecisioni nascevano in realtà dal sito in cui ci siamo conosciuti, che è un punto di incontri per uomini e donne che cercano l'amore della propria vita e non una chat Femdom o BDSM. Esitavo quindi ad esprimere compiutamente i miei desideri e i sogni ma da ieri sera tutto è stato superato. Sono davvero ciò che ho sempre desiderato essere, un servo e uno schiavo.

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