Alle 20.30 avevo già finito di consumare la mia frugale cena e rassettato il cucinino. Così, sbrigato ancora qualche piccolo lavoretto, mi sono preparato alla mia serata con la Padrona. Mi sono accovacciato dietro la porta e ho iniziato a pensarla. L'ho immaginata al ristorante col suo nuovo amico, intenta a ridere e scherzare e un velo di tristezza mi è salito agli occhi ma l'ho subito ricacciato indietro: io ero con Lei, c'ero, ero lì e volevo sentirmi lì, ai suoi piedi. Quando ho guardato l'ora pensavo fosse mezzanotte invece non erano nemmeno le 22. Il tempo pareva quasi bloccato, cristallizzato in quel mio gesto di totale sudditanza e di dono del mio essere alla Donna che adoravo.
Non sono stati momenti facili. In certi attimi mi sentivo sciocco, in altri ero in preda all'euforia per la dimostrazione di amore che stavo dando alla mia proprietaria. Poi ancora un breve sconforto, seguito alla gioia del pensiero del suo ritorno a casa. Le ore sono trascorse lentissime e ho più volte rischiato di cadere addormentato così, per terra, dietro la porta, come un cane fedele in attesa del suo padrone.
Erano quasi le 2 del mattino quando mi ha scosso il rumore dell'ascensore e poi il girare delle chiavi nella toppa. Volevo piangere dalla gioia, ce l'avevo fatta. Lei è entrata spargendo intorno a se allegria e io mi sono gettato ai suoi piedi baciandoli con una foga e una venerazione mai provata prima. Un gesto che voleva dire "Grazie Padrona, è stato bellissimo". E quasi a leggermi, come sempre, nel pensiero Lei mi ha chiesto ridendo "Allora cucciolo ti è piaciuta la serata?". E avevo quasi le lacrime agli occhi mentre le rispondevo: "Si, è stato bellissimo passarla con Lei."
Poi si è fatta aiutare a lavarsi e a prepararsi per la notte e mi ha chiesto un lungo massaggio ai piedi, stanchi per le tante ore trascorse sui tacchi. E mentre umile e silenzioso adoravo quelle estremità che sono il centro della mia esistenza, la Padrona mi metteva a parte della sua contentezza e soddisfazione. La sua gioia era la mia, il sentirla così felice mi ha fatto sentire ugualmente felice e quando la luce si è spenta e con un ultimo bacio devoto sono tornato alla mia stanzetta ho capito che non potevo desiderare di più dalla vita.
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